Le raffigurazioni di utensili nelle iscrizioni funerarie: da immagini parlanti a simbolo

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Alfredo Buonopane
Nei monumenti iscritti, in particolare in quelli funerari, spesso compaiono alcune raffigurazioni di utensili che integrano il testo e aiutano a comprenderne meglio il messaggio. Così una forfex e un codex possono alludere al mestiere di magister pecoris o le cucurbitulae, impiegate per praticare il salasso, alla professione di medico. Un caso particolare, però, è rappresentato dagli strumenti propri di costruttori, muratori e lapicidi, come il pes, la libella, la regula e il perpendiculum. Questi, infatti, molte volte, non indicano la professione del defunto, ma sembrano avere piuttosto un valore simbolico ed alludere a sue qualità, come la rettitudine, l’equilibrio, l’equità, doti che egli ha saputo «costruire» con un paziente lavoro su se stesso.
Paraules clau
simbologia funeraria romana, utensili, immagini parlanti, doti morali

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Com citar
Buonopane, Alfredo. “Le raffigurazioni di utensili nelle iscrizioni funerarie: da immagini parlanti a simbolo”. Sylloge epigraphica Barcinonensis: SEBarc, no. 11, pp. 73-82, https://raco.cat/index.php/SEBarc/article/view/268515.

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