LA CENSURA DE "IL LIBRO DEL CORTEGIANO" IN SPAGNA: INTERVENTI ESPURGATORI IN ALCUNI ESEMPLARI DE EL CORTESANO PUBBLICATI FRA IL 1534 E IL 1581

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Anna Suadoni

Il dibattito sulla corte raggiunse il culmine all’inizio del XVI secolo. Il libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione, pubblicato nel 1528, fu di grande attualità, sia nel contesto europeo sia in quello italiano. Il testo della vulgata fu il risultato di un processo di scrittura e riscrittura durato molti anni, attestato da cinque manoscritti in cui si riscontrano varianti significative della versione definitiva, risultato di una sorta di autocensura, che dimostrano che l’autore fu costretto ad adattarsi al clima spirituale della sua epoca. In Spagna il testo si diffuse all’inizio in lingua originale; la versione in castigliano del 1534, tradotta da Juan Boscán, fu la prima in lingua staniera. La storia della censura de Il libro del Cortegiano in Italia, inizia nel 1576 quando Camillo Castiglione, figlio di Baldassarre, chiese alla Congregazione dell’Indice la licenza per pubblicare una versione emendata dell’opera del padre. Dopo molti anni, nel 1584, ne verrà stampata una versione riveduta e corretta dal teologo Antonio Ciccarelli. In questo lavoro, esporremo i primi risultati di uno studio sugli interventi espurgatori applicati alle edizioni che circolarono in Spagna tra il 1534 e il 1581.

Palabras clave
censura, Baldassarre Castiglione, Antonio Ciccarelli, Spagna

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Cómo citar
Suadoni, Anna. «LA CENSURA DE “IL LIBRO DEL CORTEGIANO” IN SPAGNA: INTERVENTI ESPURGATORI IN ALCUNI ESEMPLARI DE EL CORTESANO PUBBLICATI FRA IL 1534 E IL 1581». Transfer: revista electrónica sobre traducción e interculturalidad, vol.VOL 18, n.º 2, doi:10.1344/transfer.2023.18.40430.