"Una voce loquitur, toto corpore insultat" verbale e non verbale nella volgare eloquenza di Alessandra Mussolini e Matteo Salvini

Main Article Content

Claudio Nobili

In questo studio ci si concentra sugli idioletti di due politici tipici nella produzione e ricezione di insulti: una donna, Alessandra Mussolini, affiliata da sempre a partiti di (centro)destra, e un uomo, Matteo Salvini, di cui si considera l'attività comunicativa sin dai tempi in cui era solo segretario federale della Lega. Alla prospettiva di genere è unito un approccio multimodale, cioè non limitato al codice verbale ma esteso all'uso del corpo con valore comunicativo, in particolare ai gesti delle mani e delle braccia. Per quanto riguarda Alessandra Mussolini, i risultati dello studio mostrano come sul piano della comunicazione non verbale spicchino aggressività fisica, uso dello spazio con riduzione o aumento della distanza dall'interlocutrice, atteggiamento di provocazione e di sfida, da intendere quali segnali identitari. La retorica di Salvini è invece caratterizzata dall'allargare le braccia e scuotere la testa, e dal sospirare profondamente, esempio di una regressione anche degli aspetti non verbali del linguaggio della politica verso pulsioni primarie.

Paraules clau
Insulto, Produzione e ricezione, Italiano della politica, Volgare eloquenza, Alessandra Mussolini, Matteo Salvini, Prospettiva di genere, Approccio multimodale

Article Details

Com citar
Nobili, Claudio. “‘Una voce loquitur, toto corpore insultat’: verbale e non verbale nella volgare eloquenza di Alessandra Mussolini e Matteo Salvini”. Quaderns d’Italià, no. 25, pp. 47-64, https://raco.cat/index.php/QuadernsItalia/article/view/379549.
Referències